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I aleph arte I awards I
ogni biografia
sta sempre in fuori-campo,
nulla vale a rappresentarla se non l'opera
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è nato a Locarno
il 12 marzo 1950
di madre genovese e di padre basilese
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minidocumentario d'arte
quel che della materia transita nel tempo
e quel che del pigmento si fa corpo
Ambrogio Lorenzetti. I colori del tempo, 2023
I in lavorazione I
alla riscoperta di un capolavoro del trecento
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I scheda I
videodiario
quel che del dipinto si fa corpo
e quel che dei luoghi diviene ricordo
AC Pinxit. Viaggio in quattro opere, 2021
nel Bicentenario di Antonio Ciseri
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I scheda I
video musicale transmediale
quel che della scultura diviene incorporeo
e quel che dei luoghi diviene teatro
Vincenzo Vela. Il sogno della materia, 2020
progetto transmediale
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videomemoria
quel che del passato si rivela al presente
e quel che del presente si fa memoria
Masseria Cuntitt, 2018
I scheda I
istanti e stagioni di un sito
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I scheda I
documentario musicale
quel che del disegno si fa monumento
e quel che del volume trasmuta in melodia
Alter Aut Sforzesca, 2015
omaggio a Giovanni e Domenico Fontana
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documentario d’arte
Alias Pellegrino Tibaldi, 2015
le due anime del Cinquecento
dal Ceresio all’Escorial di Filippo II di Spagna
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I scheda I
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ibridazione videografica
quel che della figura dipinta si fa corpo
e quel che della luce si adombra nel canto
Segantiniana. Il Ciclo del Nirvana, 2010
I scheda I
omaggio a Giovanni Segantini
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videoevocazione
quel che giace fuori dallo sguardo degli uomini
e quel che ritorna in nuova luce
Villa Saluzzo Serra. La latenza del visibile, 2008
I scheda I
il sonno di un museo
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documentario di creazione
quel che dell’architettura si fa mediazione
Domenico Fontana: ingegnere, architetto, 2007
I scheda I
verso un videolinguaggio installatorio
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documentario musicale
quel che nell’ascolto si fa visione
e quel che del patrimonio si tramuta in musica
Mosaici di Piazza Armerina, 2005
I scheda I
la resurrezione musicale delle figure
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documentario d’arte
quel che dell’opera tende allo stile
e quel che progetto diviene monumento
Carlo Maderno: l’emergenza del Barocco, 2004
I scheda I
dell’infinito rincorrersi delle forme
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documentario di creazione
quel che del luogo si fa personaggio
e quel che del dato si impone allo sguardo
Le geometrie della luce, 2002
Ischeda I
per una lettura di Livio Vacchini
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documentario
quel che dell’opera di dà come processo
e quel che del corpo rimane come traccia
Camesi: il teatro dei segni, 1997
Ischeda I
l’artista come operatore poetico
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ibridazione ideografica
quel che rinasce dall’enigma dipinto
e quel che la musica rende visibile
L’isola dei morti, 1996
I scheda I
verso una dimensione installatoria
omaggio a Arnold Böcklin
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finzione documentaristica
quel che dell’immobile si anima
e quel che sta celato in ciò che si vede
Estatico Barocco, 1994
I scheda I
dentro lo spazio virtuale
dellasacra rappresentazione
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saggio sul fuori-campo
quel che deborda dallo schermo sui quattro lati
e quel che sta nascosto dietro lo specchio
La toilette de Vénus, 1988
I scheda I
tableau vivant
omaggio a Peter Paul Rubens
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VIDEOINSTALLAZIONI
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Vincenzo Vela: il sogno della materia, 2021
I videoinstallazione musicale multicanale I
Monumento Castelgrande, 2004 | videoambiente |
Video Delay, 2003 | installazione interattiva |
La dimensione delle cose, 2001 | videoinstallazione |
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Adriano Kestenholz ha studiato cinema all’Università di Parigi VIII e Storia dell'Arte all'Ecoledes Hautes Etudes en Sciences Sociales a Parigi. Vive ad Ascona in Svizzera italiana. Dal 1987 è attivo come regista e produttore indipendente soprattutto nel campo dei film e video sull’arte effettuando regolari incursioni anche nel campo delle installazioni video. I suoi lavori sull'arte sono stati presentati in numerosi musei e festival internazionali (Asolo, Atene, Barcellona, Bruxelles, Clérmont-Ferrand, Essen, Hérouville Saint-Clair, Houston, Lisbona, Locarno, Merano, Milano, Monaco, Montréal, Norimberga, Parigi, Roma, Salerno, Salonicco, Trento, Torino). Ha realizzato diversi film in coproduzione con la RSI Radiotelevisione svizzera: "La mano senza volto" (1989), "Estatico Barocco" (1994), "Camesi : il teatro dei segni" (1997), "Livio Vacchini : la palestra polivalente di Losone" (2001, "Le geometrie della luce" (2002), "Carlo Maderno : l'emergenza del barocco" (2004), "Mosaici di Piazza Armerina (2005); "Domenico Fontana : ingegnere, architetto, urbanista" (2007), "Segantiniana"(2010), "Alias Pellegrino Tibaldi: le due anime del Cinquecento (2015) e "Vincenzo Vela.Il sogno della materia" (2020). Tra i suoi numerosi lavori sull'arte si possono inoltre ricordare: "La Toilette de Vénus" (1988), "FélixVallotton" (1988), "Albert Anker" (1989), "Adolfo Feragutti-Visconti" (1991), "René Auberjonois" (1992), "L’isola dei morti" (1996), "CasparWolf: le straordinarie vedute delle alpi" (1997), "La collezione" (1998), Edoardo Berta (2000), "Morphing" (2000), "Luigi Rossi: tra realtà e simbolo" (2000), "Video monitor 6" (2000), "Le sombres de Camille Claudel"(2002), "Il sogno delle figure : omaggio a Emilio Tadini" (2005),"Wilfrid Moser: Treppen" (2006), "Villa Saluzzo Serra: la latenza del visibile" (2008), "Alter Aut Sforzesca" (2015); "Masseria Cuntitt Videomemoria" (2018); "AC Pinxit; viaggio in quattro opere" (2021) e "Ambrogio Lorenzetti: i colori del tempo" (2023). Ha realizzato lavori pubblicitari e promozionali. Ha tenuto corsi di videocreazione al CISA - Conservatorio di Scienze Audiovisive, Lugano. È stato Fellow in visual arts presso "The Bogliasco Foundation Centro Studi Ligure per le Arti e le Lettere". Per le edizioni Pagine d'Arte ha curato un'antologia di scritti di Jean Louis Schefer, scrittore, filosofo e teorico del cinema, dal titolo “Prologhi & florilegio”. Come saggista ha collaborato a riviste e a cataloghi d’esposizione con articoli sulla fotografia, sulla pittura, sul cinema e sulle problematiche dell’immagine digitale. Per il Museo Villa dei Cedri di Bellinzona ha curato le mostre "Videoderive dell'Arte" (2008), "Videoderive dell'Arte_2" (2009) e "Videoderive dell'Arte_3" (2011). È membro dell' AICA Associazione Internazionale dei Critici d'Arte e Presidente dell'AFAT Associazione Film Audiovisivi Ticino.
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